Quante volte capita di bere un goccino per scaldarsi, specie nelle giornate invernali più gelide?

In realtà, che l’alcol riscaldi è vero solo a metà. 

L’alcol infatti è un vasodilatatore e scatena una reazione endotermica: per essere metabolizzato richiede calore. Il calore liberato dalla vasodilatazione provoca una sensazione di calore; ma in realtà, quel calore non viene acquistato, ma ceduto dal corpo durante la reazione. 

Quando la vasodilatazione diminuisce, la sensazione di calore finisce; anzi, poiché il corpo ha ceduto una parte del proprio calore, si ha una sensazione di freddo. Ecco perché, dopo una colossale sbornia, si avverte un freddo intenso e si ha bisogno di scaldarsi. 

Bere alcolici durante una prolungata esposizione al freddo è dunque la cosa più sbagliata che si possa fare, perché espone al rischio d’ipotermia.

Bere responsabilmente significa conoscere perfettamente tutti gli effetti dell’alcol e non soltanto la marca del liquore alla moda o la cantina più rinomata del vino che stai tracannando. 

Sfatiamo le false credenze ed educhiamo con saggezza i nostri ragazzi. La birra, il vino, gli amari, etc. sono bevande squisite, ottime per un momento di meditazione o di convivialità; ma il loro consumo va limitato per due motivi:

1) perché si gusta solo ciò che di cui si gode con parsimonia;

2) perché ne va della loro salute e, spesso ahimè, della loro vita. 

S. B.