Circa un paio di settimane fa, una notizia scioccante ha fatto il giro del Web: nel modenese, una maestra d’asilo è stata sottoposta agli arresti domiciliari, accusata dalle autorità di maltrattamento aggravato.

La maestra 52enne, abusando del proprio ruolo, avrebbe maltrattato i piccoli allievi, con spinte, ceffoni e insulti, fra cui – pare – anche bestemmie. Ad accorgersene, sono stati i genitori delle piccole vittime, terrorizzate dal solo pensiero di andare a scuola.

Tale sconvolgente episodio lede l’immagine della nostra scuola dell’infanzia, considerata dai maggiori studiosi mondiali di didattica come una delle migliori al mondo, specialmente in Emilia Romagna, dove peraltro si è svolto il fatto.

Le istituzioni dovrebbero vigilare meglio sulla condotta degli insegnanti, soprattutto di coloro che sono a contatto con i più piccoli e che rivestono dunque un ruolo educativo di particolare delicatezza.

Le maestre della scuola dell’infanzia svolgono un ruolo centrale: preparare le nuove generazioni a tutti i contenuti della nostra civiltà. Cerchiamo di tutelarle maggiormente, controllando che nessuna “scheggia impazzita” possa infangare il loro prezioso lavoro. 

Per i bambini le parole hanno un potere magico: evocano la meraviglia del mondo. Avvezziamoli alla poesia, raccontiamo loro le fiabe, tieniamo il loro animo sensibile il più lontano possibile dalla volgarità linguistica. S. B.