Giovani sempre più a rischio dipendenze: non solo alcol e droghe, anche web e sport

A dirlo è lo studio condotto dalla Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e coordinato da Marco Di Nicola e Luigi Janiri
Chiariamolo subito: no, non si tratta del solito articolo volto a mostrare come le nuove generazioni siano sempre più dipendenti dall’uso (eccessivo) di alcool e droghe. Questo articolo vuole invece far emergere altri tipi di dipendenze, maggiormente in penombra rispetto a quelle già citate ma comunque dannose per la salute dei giovani, i quali spesso non si rendono nemmeno conto di averle.

Uno studio pubblicato dalla rivista “Frontiers in Psychiatry” e condotto dalla Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS – Università Cattolica ha infatti portato alla luce alcuni dati molto interessanti. Basandosi su un campione di 996 ragazzi (240 maschi e 756 femmine con un’età media di 16 anni) è emerso che il 22.1% di loro è soggetto ad un uso problematico di Internet e che il 6,2% pratica attività fisica con modalità disfunzionali.

“Non possono fare a meno di allenarsi – spiega lo psichiatra Marco Di Nicola, coordinatore dello studio assieme a Luigi Janiri – e hanno un grado di coinvolgimento nelle attività sportive che diventa quasi ossessivo. Ciò comporta ripercussioni negative sulla vita quotidiana e sulle relazioni interpersonali, oltre che sull’umore, quando i giovani non possono allenarsi come vorrebbero”.

A questa valutazione finale si è giunti mediante la compilazione di questionari volti a raccogliere informazioni sui vari comportamenti che possono condurre ad una dipendenza: erano sì presenti abitudine al fumo, uso di alcolici e di altre sostanze, ma anche rendimento scolastico e sia rapporto con Internet sia con l’esercizio fisico.

Ciò che è emerso, come anticipato in precedenza mediante i dati statistici, è quanto sia sbagliato e riduttivo circoscrivere le dipendenze dei giovani ad alcool e droghe – che rimangono comunque le più frequenti – poiché gli adolescenti sono troppo “legati” anche all’uso di Internet e alla partica di attività sportiva.

Sembra quasi che tra i giovani ci sia una norma generale che impone lo “strafare”, l’eccedere, il fare più del necessario: ti piace praticare un determinato sport? Bene, allora fallo sette giorni su sette dedicando le tue giornate solo a quello. L’invenzione e l’utilizzo di Internet hanno reso più comoda la vita quotidiana? E allora tu usalo tutto il tempo, in qualsiasi situazione, in qualsiasi modo, su qualsiasi strumento e piattaforma.

Lo scrittore francese Georges Bataille diceva che “nella natura dell’uomo vi è e continua a sussistere una tendenza perenne all’eccesso”. Siamo sicuri che sia però corretto?