ROMA, 05 MAR – Il presidente del Comitato etico della Lega Pro, Francesco Cirillo, ha richiamato l’attenzione dei dirigenti dei club sul tema delle espressioni blasfeme pronunciate durante le partite.

Il Codice di giustizia sportiva sanziona l’uso di un linguaggio o di gesti osceni, volgari o irrispettosi, nonché l’utilizzo di espressioni blasfeme e il Comitato ha invitato tutti i dirigenti e i responsabili dei club affinché vigilino sull’atteggiamento dei tesserati, in particolare sui giovani.

I club, sulla materia, “devono svolgere un compito oneroso di prevenzione ed educazione; principi ai quali, com’é noto, la Lega Pro da sempre si è dimostrata attenta. Gli stessi principi “dovranno improntare le azioni degli allenatori che sono per i giovani sportivi importanti punti di riferimento”. 

LA NORMA CHE PUNISCE CHI PROFERISCE ESPRESSIONI BLASFEME E’ VIGENTE DA TEMPO IMMEMORE, IL PROBLEMA VERO E’ CHE CHI DOVREBBE APPLICARE TALE REGOLA MOLTO SPESSO (SE NON SEMPRE) SORVOLA SU QUANTO SENTE IN CAMPO….PURTROPPO GLI ARBITRI NON SANZIONANO MAI CON L’ESPULSIONE CHI BESTEMMIA IN CAMPO, A PARTIRE DAI CAMPIONATI GIOVANILI.