Di giorno il piccolo giardino che si trova alle spalle del Municipio è il luogo del divertimento per i bambini. Ma di notte la centralissima villetta dedicata all’architetto Berardino Musenga cambia volto e diventa una sorta di bar a cielo aperto, nel quale i giovanissimi campobassani possono consumare fiumi di alcol e ’fumare’ lontano da occhi indiscreti. Campobasso non fa eccezione: come in tante altre città, non viene rispettata la legge che vieta di vendere alcolici ai minori.
Campobasso. «Presto, chiamate un’ambulanza». Un gruppo di giovani accerchia preoccupato il ragazzo disteso per terra, adagiato quasi immobile su uno dei marciapiedi di piazza Vittorio Emanuele. Ha ‘collassato’, come si dice nel loro gergo. Il 118 arriva e lo porta in ospedale.
Scene che si iniziano a vedere sempre più spesso anche a Campobasso, una città notoriamente ‘pigra’ e che arriva un po’ ritardo a recepire mode e nuove tendenze. Il consumo di alcol fa forse eccezione.

Per rendersene conto basta fare un giro di sera in villa dei Cannoni, da pochi anni dedicata all’architetto campobassano Berardino Musenga, luogo di svago per tanti bambini che, accompagnati dai genitori, si divertono sulle giostrine. Questo avviene di giorno. Di notte il piccolo giardino presente nel cuore della città cambia volto.

Di giovani ce ne sono a decine. Siedono sulle panchine in ferro battuto o su quelle di legno destinate ai più piccoli. Altri trovano posto sui mattoncini che delimitano le aree verdi. Altri si stendono sull’erba. In mano hanno bottiglie di alcol: soprattutto birre, ma anche qualche bottiglia di amaro. Addirittura qualche sera fa due ragazzine hanno stappato due bottiglie di spumante divertite e soddisfatte di poter bere come un adulto qualsiasi. Chissà se dovevano festeggiare il compleanno. E poi sigarette ‘normali’, ma forse anche spinelli. L’odore non è quello del tabacco. I ragazzi restano lì fino a notte inoltrata, lontani da occhi indiscreti e sotto le luci fioche del parco prima di tornare a casa quasi ‘devastati’ da una serata ‘trasgressiva’.

Soprattutto d’estate, quando il clima è più piacevole, Villa dei cannoni diventa la nuova piazza dello sballo giovanile. Frequentata più dagli studenti campobassani che dagli universitari, che invece prediligono l’arcinota ‘strada dei pub’, via Ferrari, mentre i ‘vecchi’ Monti erano la meta preferita dalle generazioni precedenti. Probabilmente in via Ferrari gli esercenti dei vari locali stanno attenti a non somministrare alcolici ai minori di 18 anni, come prevede una legge nazionale entrata in vigore pochi mesi fa e che stabilisce multe salate per i commercianti che trasgrediscono. Invece manca una specifica ordinanza comunale per evitare episodi legati all’abuso di alcol o di disturbo della quiete pubblica. «Vale la normativa nazionale», fanno sapere dal Municipio di Campobasso.

E dunque per divertirsi i giovanissimi si organizzano: l’alcol si acquista nei supermercati o nei bar, poi si consuma liberamente all’aria aperta. Due, tre, quattro bicchieri ‘a flash’, cicchetti ingeriti in un sorso solo senza la minima preoccupazione di quello che potrà avvenire. Quando ci si sente male, è già troppo tardi. Si beve così tanto da rischiare il coma etilico o comunque da richiedere l’intervento del 118, costretto a soccorrere sempre più di frequente i ragazzi intossicati dall’alcol o da qualche spinello. Pure Campobasso, dunque, scopre la voglia di emozioni estreme tra i ragazzi che evidentemente riescono a sfuggire sempre di più facilmente al controllo dei loro genitori. Al mattino, le macchie dei conati ‘punteggiano’ parecchi punti di strade e marciapiedi del centro. Il ricordo di una nottata di bagordi.