L’abuso di marijuana o alcol da adolescenti riduce le probabilità di riuscire nella vita

ESAGERARE con alcol e marijuana da teenager riduce le probabilità di sposarsi, di ottenere un diploma universitario, un lavoro sicuro e una buona condizione economica da adulti. Non si tratta delle parole di minaccia di genitori esasperati da figli adolescenti sorpresi tra canne e bicchieri di super alcolici, ma dei risultati di uno studio presentato al Meeting annuale dell’American Public Health Association, ad Atlanta. Gli autori, ricercatori dell’UConn Health dell’Università del Connecticut, sono arrivati a queste conclusioni analizzando un campione molto alto di persone: circa 1200 giovani uomini e donne raccolti nello studio COGA, Collaborative Studies on Genetics of Alcoholism. Il COGA è un progetto del National Institute of Health statunitense, avviato nel 1989 e ancora in corso, che indaga il peso della genetica nello sviluppo delle dipendenze da alcol in particolare nelle famiglie in cui l’alcolismo è più presente.Lo studio della UConn ha riguardato per la precisione 1.165 maschi e femmine le cui abitudini ed esperienze di vita sono state valutate a partire dai 12 anni e a intervalli di due anni fino ai 34.

POCO ISTRUITI. I risultati sono chiari: coloro che durante gli anni dell’adolescenza abusavano di sostanze hanno raggiunto in media livelli più bassi di istruzione, hanno avuto meno accesso a impieghi a tempo pieno, si sono sposati e realizzati meno sul piano socio-economico di quanto mediamente abbiano fatto quelli che nel corso della loro adolescenza, e anche dopo, hanno seguito diciamo stili di vita diversi. “Questo studio – ha detto Elizabeth Harari, psichiatra alla UConn e autore dello studio – ha dimostrato che l’uso cronico della marijuana in età adolescenziale si associa negativamente al raggiungimento di traguardi importanti”. La consapevolezza di questi effetti potenzialmente dannosi andranno studiati meglio, ha continuato l’esperta, “data l’attuale tendenza negli Usa di legalizzare la sostanza sia per uso medicinale che eventualmente ricreativo” .

MASCHI PIU’ A RISCHIO. L’uso cronico di marijuana ha ricadute diverse a seconda del genere: sarebbero i maschi a pagare prezzi più alti alle dipendenze precoci. In questo studio sono infatti i giovani uomini a fallire più spesso in tutti e quattro i “traguardi” (relazioni sentimentale stabili, educazione universitaria, lavoro a tempo pieno e potenziale socioeconomico) considerati. Le donne, anche se addicted, hanno sì meno probabilità di ottenere diplomi universitari e di accedere una buona condizione socio-economica, ma si sposano e lavorano a tempo pieno come le loro coetanee diciamo più virtuose. Lo studio è tuttora in corso. Il prossino
passo di Harari e dei suoi colleghi sarà capire perché le dipendenze precoci provocano effetti diversi a seconda dei sessi, e definire eventuali differenze tra uso cronico di alcol o di marijuana nella capacità di influenzare il raggiungimento di obiettivi futuri.