Un’indagine condotta dall’Università Niccolò Cusano di Roma in collaborazione con Skuola.net, su un campione di 1600 studenti d’età compresa fra i 14 e i 21 anni, ha messo in evidenza le abitudini dei giovani italiani alla guida.
I dati emersi non sono incoraggianti: non si può parlare di buone abitudini dei nostri ragazzi. Quando sono al volante, 1 ragazzo su 5 parla al telefono (senza auricolari), 1 su 3 controlla le notifiche e 1 su 4 addirittura risponde alle notifiche mentre è alla guida. C’è addirittura chi si scatta un selfie (1 su 10).

A preoccupare è anche il rapporto con alcol e sostanze stupefacenti. Il 13% degli intervistati ha ammesso di essersi messo alla guida dopo aver alzato un po’ il gomito. Fra questi, 1 su 3 era completamente ubriaco! C’è poi un 6% di giovani che guida regolarmente in stato d’ebbrezza.

Un ragazzo su 20 ha ammesso di aver guidato dopo aver assunto sostanze stupefacenti; dato ancora più inquietante: nel 45% dei casi si è trattato di droghe pesanti.

I giovani non percepiscono sufficientemente il pericolo di guidare in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, o semplicemente di distrarsi per controllare il telefono.

Gli incidenti stradali sono una delle principali cause di mortalità giovanile, cui si potrebbe ovviare attraverso un’efficace attività educativa. Una guida responsabile salverebbe la vita a migliaia di ragazzi ogni anno

. Sarebbe utile portare l’educazione alla guida sicura anche all’interno dell’esame di scuola guida. Saper guidare bene non basta; occorre anche saper guidare responsabilmente. S. B.