Vigile urbano segnala guasto e lo sottolinea con un bel bestemmione
Il quotidiano La Repubblica, venerdì scorso, ha riportato una notizia che oscilla fra l’agghiacciante e l’esilarante.
A Milano, un vigile urbano, esasperato dal malfunzionamento di una telecamera di sicurezza della zona di sua pertinenza, ha deciso di segnalare per l’ennesima volta il guasto nel suo brogliaccio di servizio, un sorta di verbale da lasciare agli atti, in cui l’agente è tenuto a segnare tutto ciò che accade durante la giornata.
Il vigile, però, ha deciso di segnalare il guasto, eccedendo un po’ con l’enfasi: ha terminato il rapporto con una sonora bestemmia, proprio prima della firma.
L’accaduto non è passato inosservato ai suoi superior chei hanno deciso di multarlo con una sanzione pari a quattro ore lavorative. Il vigile, impenitente, ha per tutta risposta fatto causa al comune, che si è costituito in giudizio, accettando di rivedere la sanzione.
Si può capire l’ira dell’agente, per il guasto mai riparato nonostante le ripetute segnalazioni, ma sicuramente non ha scelto il modo migliore per attirare l’attenzione.
Egli avrebbe accettato un simile comportamento da suo figlio o da uno studente incontrato per strada? No di certo.
E’ assolutamente fondamentale che chi ricopre un ruolo di responsabilità dia il buon esempio. I giovani sono lo specchio degli adulti: genitori, professori, politici, agenti delle forze dell’ordine, etc. etc., debbono essere i primi a fungere da modello esemplare.
Troppo facile dare la colpa ai giovani; troppo semplicistico accusare la superficialità delle nuove generazioni! Ogni effetto ha una causa, ogni generazione è specchio della precedente.
Spezziamo la catena!
nobestemmia