Uno studio, intitolato Alcoholism: Clinical & Experimental Research e pubblicato su WebMd, ha dimostrato che i ragazzi fra 18 e 35 anni bevono di più se nei locali la musica è ad alto volume.
C’è una precisa corrispondenza fra durata della bevuta e volume della musica: spostando il volume da 72 a 87 decibels, diminuisce di ben tre minuti il tempo medio con cui si finisce di bere una birra (circa 14 minuti). D’estate il fenomeno desta molta preoccupazione, perché i ragazzi escono di più, sia per la bella stagione, sia per le vacanze scolastiche che permettono orari molto più liberi. Di conseguenza bevono di più.
Il volume troppo alto impedisce anche la conversazione. Se non si riesce a parlare, cosa si fa? Si beve!
Una piccola nota positiva viene dai social network: pare che alle feste costituiscano un deterrente per chi è avvezzo ad alzare il gomito. Per timore di finire fotografati e taggati su Facebook ubriachi persi, alcuni ragazzi cercano di controllarsi e non eccedere con i drink.
Forse è ora di cominciare ad usare i social network per incitare ai comportamenti virtuosi. I locali potrebbero postare foto delle serate, mostrando ragazzi che si divertono senza bere o bevendo il giusto. Forse sarebbe anche il caso di regolare il volume della musica ed alzarlo solo in determinati orari, per lasciare più spazio alla conversazione. Insegniamo ai ragazzi che conoscersi è il primo capitolo di un romanzo che può durare una vita. S. B.