Gli effetti indesiderati dell’alcol sui giovani
Secondo la scienza, gli adolescenti che alzano spesso il gomito mettono a rischio sviluppo cerebrale e salute sessuale
Che l’alcol potesse avere effetti negativi sulla salute non è una novità. Ma che le ripercussioni potessero incidere a lungo termine sullo sviluppo degli adolescenti è un dato allarmante a cui si presta poca attenzione. Secondo uno studio condotto dal King’s College di Londra, alzare troppo spesso il gomito rappresenta un grave rischio per il benessere del cervello dei giovani. Se tra i 14 e i 23 anni si sono assunti troppi alcolici, ci si potrebbe ritrovare con una struttura encefalica modificata. La ricerca ha coinvolto migliaia di soggetti provenienti da diversi Paesi europei con scannerizzazioni cerebrali per indagarne lo sviluppo. Gli studiosi hanno concluso che ubriacarsi spesso tra i 14 e i 19 anni equivale ad avere meno materia grigia nel lungo periodo.
A confermare i risultati dei ricercatori inglesi i colleghi texani della Research Society on Alcoholism. Secondo lo studio, le conseguenze per gli adolescenti riguarderebbero lo sviluppo dei neuroni e le attitudini comportamentali. In questo caso gli scienziati hanno condotto dei test su topi maschi adulti dopo l’esposizione all’alcol durante la loro adolescenza. Hanno poi misurato i cambiamenti nella densità e nella struttura delle spine dendritiche – ovvero le terminazioni dei neuroni – presenti in alcune zone della corteccia e dell’amigdala. I risultati confermano che l’esposizione continua all’alcol durante le fasi di sviluppo cerebrale modifica la densità delle spine dendritiche ed è all’origine di alterazioni comportamentali, con effetti duraturi.

Le conseguenze negative dell’eccesso di alcol non riguardano solo il cervello degli adolescenti, ma anche la loro vita sessuale. La conferma arriva da una ricerca pubblicata sulla rivista Andrology da un gruppo di ricercatori italiani. Si tratta di uno degli studi più ampi mai condotti sul benessere andrologico dei giovani. Finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del Ministero della salute italiano, il progetto ha coinvolto oltre 10mila ragazzi tra i 18 e i 19 anni, di cui poco meno di 4mila sono stati anche visitati. I risultati evidenziano che l’alcol può causare una riduzione del volume testicolare bilaterale di circa 4 o 5 mL, con una diminuzione di circa il 20% sul totale. L’anomalia è stata riscontrata sia tra chi consumava alcol in quantità moderata (durante il week end), sia tra chi lo consumava quotidianamente. La differenza non è, invece, emersa tra i ragazzi che bevevano occasionalmente.