Droga e alcol: «Il 75% dei crimini commesso da giovani tra i 14 e i 30 anni»
Lunedì 22 marzo il vertice organizzato dalla Prefettura di Treviso in videoconferenza. In aumento il consumo di “smart drugs” tra i giovani. In programma azioni di prevenzione”
Lunedì 22 marzo, in videoconferenza, il Prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà, ha organizzato un incontro sulle problematiche connesse alle varie forme di dipendenze che coinvolgono sempre più spesso i ragazzi trevigiani.
Alla riunione sono intervenuti: i comandanti di carabinieri e guardia di finanza di Treviso, il dirigente della Squadra mobile della Questura, il vicecomandante della polizia locale di Treviso, l’assessore agli affari sociali del comune di Treviso, i presidenti dei comitati dei sindaci, il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, il direttore del SerD dell’Ulss 2 e i rappresentanti delle comunità di recupero provinciali. Dalla riunione è emerso che, nella Marca, all’uso di stupefacenti di vecchia generazione si è aggiunto il consumo di “smart drugs” reperibili su internet, con un significativo abbassamento dell’età media dei consumatori. Sempre più spesso i ragazzi, per procurarsi le sostanze o si dedicano allo spaccio oppure coltivano marjuana direttamente dentro casa.
Dal vertice in Prefettura è emerso come il consumo di droghe sia strettamente connesso all’abuso di sostanze alcoliche: nella Marca il 75% dei reati legati agli stupefacenti è collegabile a ragazzi di età compresa tra i 14 e i 30 anni di età. Non mancano poi reati contro il patrimonio, atti di violenza di vario genere e guida in stato di ebbrezza. Un quadro destinato a peggiorare per gli effetti della pandemia ancora in corso che, oltre alla sospensione della scuola in presenza, ha costretto alla interruzione di tutte le attività di intrattenimento sportivo, culturale e di sana aggregazione giovanile, aumentando quindi le situazioni di fragilità e di disagio che spesso le famiglie, da sole, non sono in grado di gestire. Al termine dell’incontro gli organizzatori hanno deciso di: tenere monitorato l’andamento della situazione nella Marca; approntare e modulare aiuti concreti per i soggetti assistiti e le famiglie coinvolte. Infine far conoscere le buone pratiche sperimentate, soprattutto in termini di prevenzione, realizzando iniziative di sensibilizzazione dei giovani o a scuola, come già fatto in passato, ma anche con il supporto ed il coinvolgimento di celebrità giovani, in grado di aiutare i coetanei “