Ecco fin dove arriva il calcio giovanile di oggi, esasperato da media, genitori, allenatori. Ricordiamoci allora di dare, noi in primis, il buon esempio ai nostri ragazzi!

E’ accaduto domenica 12 marzo durante la gara valida per il campionato Giovanissimi B 2001, quindi tra piccoli calciatori neppure quattordicenni, tra la Virtus Poggioletto e l’Aullese sul terreno di gioco della Rinchiostra. Praticamente alla fine di una gara senza particolari tensioni con il punteggio nettamente a favore della formazione lunigianese che si è aggiudicata il match per sei a uno, un giovane giocatore dell’Aullese si rendeva protagonista di un episodio censurabile. Come si evince dal comunicato ufficiale Figc di Massa Carrara numero 34 del 12 marzo 2015, il Giudice Sportivo ha comminato una squalifica di quasi un anno, esattamente fino al 16 gennaio 2016, ad un calciatore neroverde con la seguente motivazione: «Per aver colpito il direttore di gara con una gomitata allo stomaco che gli provocava leggero ed istantaneo dolore. Alla notifica dell’espulsione si toglieva la maglia e la lanciava a terra con violenza.». Lapidario il commento del delegato Figc di Massa Carrara, Andrea Antonioli: «Non ero f al corrente dell’accaduto ma sono stato avvisato dal comitato telefonicamente. Stiamo lavorando tutti nella direzione di un calcio all’insegna del fair play. Quando viene colpito un arbitro giusta sempre e comunque la squalifica. Certi gesti non vanno mai giustificati sia si tratti di un adulto che di un ragazzo»