Digiuno e alcol a volontà, il “trend” per non ingrassare e avere effetti immediati: cos’è la drunkoressia. Allarme tra i giovani

«Nell’immaginario collettivo l’alcol, essendo una sostanza legale, non viene percepito come altre sostanze d’abuso e il suo consumo nei contesti ricreativi sembra una pratica normale»

Una delle ultime tendenze, che ha preso piede in USA e che ormai è molto presente anche nel nostro paese è la drunkoressia. Una cattiva e pericolosa abitudine che prende in causa l’alcolismo e l’anoressia e che riguarda i giovani. Il “trend” consiste nell’assumere grandi quantità di alcol in poco tempo senza, però, aver mangiato precedentemente. Ma cosa spinge i giovani verso questo comportamento?

Drunkoressia: effetti e cause

Gli adolescenti, soprattutto le ragazze, sentono l’esigenza di assumere poche calorie e questo spiega il digiuno. Mentre è risaputo che assumere dell’alcol senza mangiare velocizza notevolmente l’arrivo degli effetti: tra cui euforia, entusiasmo e perdita dei freni inibitori. Insomma, sono sempre di più i ragazzi che scelgono questa strada, quella dell’abbuffata alcolica. Come riportato dal Corriere della Sera, il fenomeno è in aumento come dimostrano gli accessi nel Ser.D., il Servizio per le Dipendenze di Bari

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I dati

In base agli accessi registrati al Servizio per le Dipendenze è emerso che nel 2023 sono stati registrati 125 accessi di under 25 per consumo di alcol. Da gennaio 2024, il dato è più che raddoppiato e si contano 304 under 25, di cui 54 ragazzi sotto i 19 anni che hanno manifestato sintomi di un abuso di alcol da occasionale a problematico. Come spiegato da Guido Di Sciascio, direttore ad interim del Dipartimento dipendenze patologiche della Asl barese, il problema della dipendenza da alcol è dovuto dalla differente percezione del rischio: «Nell’immaginario collettivo l’alcol, essendo una sostanza legale, non viene percepito come altre sostanze d’abuso e il suo consumo nei contesti ricreativi, anche in età adolescenziale, sembra una pratica normale». 

Il direttore del Dipartimento prosegue spiegando quali sono le dipendenze dei casi che vengono accolti quotidianamente: «Diversi accessi al Ser.D., spesso, sono per dipendenza da cannabinoidi o cocaina, salvo, poi, in fase di anamnesi emerge che alla base c’è un abuso uso di alcol che precede il consumo di sostanze illegali abbassando la percezione dei rischi e, dunque, favorendo l’uso di droghe. C’è poi una grossa parte di questo mondo giovanile che fa uso di alcol con binge drinking nel weekend, ma che non giunge mai all’osservazione clinica.

Questo comporta altre implicazioni non sanitarie, ma un costo indiretto per il Paese come interruzione degli studi, problematiche giudiziarie e di altro genere». 

Alcol e minori

Il Dipartimento ha anche attivato il Centro di Diagnosi Precoce a causa della forte presenza di pazienti giovani, sotto i 25 anni, in molti casi minorenni. «Abbiamo così la possibilità di avviare un programma terapeutico precoce nei confronti del minore, che viene seguito in spazi dedicati nel rispetto della privacy dello stesso, e anche interventi di sostegno nei confronti dei genitori o degli accompagnatori» ha detto Angela Lacalamita, dirigente psicologa del Dipartimento Dipendenze Patologiche Asl Bari. Inoltre la prevenzione viene fatta anche direttamente nelle scuole del territorio.