Al fine di prevenire e contrastare l’emergenza del consumo di alcool e droghe tra i giovani, la VII Commissione consiliare, presieduta dal Consigliere Dino Bramanti, si riunirà domani, venerdì 19, vista la rilevanza della tematica e la necessità di trovare soluzioni urgenti alla problematica. All’incontro saranno presenti anche l’Assessore alle Attività Produttive e Professionali, Sicurezza Urbana e Polizia Municipale Dafne Musolino, il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza Angelo Costantino e il Direttore del Servizio Emergenza Urgenza ed Elisoccorso 118 di Messina Bernardo Alagna. Il consumo e l’abuso di alcool e di sostanze illegali fra i giovani e gli adolescenti è un fenomeno preoccupante. Secondo le stime dell’Oms – che raccomanda la totale astensione dal consumo di alcol fino ai 15 anni – più di un quarto dei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni consumano alcool regolarmente. (In Italia con la Legge 8 novembre 2012 n.189 vige persino il divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni). Ancora più allarmante è il dato che emerge dall’ultima Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, curata dal Dipartimento per le politiche antidroga, secondo cui il 34,2% degli studenti ha riferito di aver utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita. Il problema del consumo di alcool e droga non è estraneo, purtroppo, neppure ai giovani della movida messinese ed in questi giorni, in concomitanza con la fine del lockdown, il bilancio, frutto di un disagio giovanile probabilmente amplificato dall’emergenza coronavirus, si è rilevato drammatico. Le istituzioni, in sinergia con l’intera società, devono urgentemente adottare opportune misure che possano essere il risultato di un equilibrio tra prevenzione e controllo per la tutela della salute dei nostri giovani. I comportamenti di consumo diffusi tra i giovani richiedono una particolare attenzione e adeguati interventi da parte delle Amministrazioni Comunali, per la possibilità di gravi implicazioni di ambito non solo sanitario ma anche psico-sociale, data la facilità di associazione con altri comportamenti a rischio, assenze scolastiche, riduzione delle prestazioni scolastiche, aggressività e violenza, oltre alle possibili influenze negative sulle abilità sociali e sullo sviluppo cognitivo ed emotivo. Non ultimo appare l’aspetto regolatorio delle attività commerciali che non trovano le categorie interessate pienamente soddisfatte. Prevarranno iniziative a carattere preventivo o repressivo sui giovani Messinesi?