Cartellino rosso scomparso e bestemmie in campo

3-0 a tavolino per la squadra di casa, il Pertusio, e multa di 300 euro al Castiglione. E’ la decisione del giudice sportivo di Ivrea in merito alla partita di Terza Categoria di domenica scorsa, finita anzitempo (tra le altre cose) per la scomparsa del cartellino rosso dell’arbitro. Ecco che cosa ha scritto il giudice sportivo Mario Benni.

«La gara in oggetto vedeva contrapposte le prime due squadre al vertice della classifica; nella sequenza temporale riportata dal referto di gara si ricava che al 20º del primo tempo il Pertusio conduce 2-0 sulla F.C. Castiglione e nei minuti successivi (25’, 27’ e 29’) l’arbitro ammonisce un calciatore per parte per normali falli di gioco ed ancora uno del Castiglione per proteste. La gara, pur sbilanciata nel risultato, sembra ancora aperta ed in gioco, mentre si sta avviando ai minuti finali del primo tempo. Purtroppo, al 40º del primo tempo, il n. 2 della F.C. Castiglione, “bestemmia in modo plateale contro un suo compagno di squadra”, pertanto il Direttore di gara lo espelle, a termine di regolamento. Questa sanzione sarà all’origine di tutta la sequela di comportamenti di rilevanza disciplinare che l’arbitro sarà costretto ad annotare a carico della F.C. Castiglione.

Infatti, al fischio finale, l’arbitro riferisce che “l’intera squadra del F.C. Castiglione – composta da titolari, dirigenti, allenatore e giocatori di riserva – mi ha accerchiato nei pressi dell’ingresso degli spogliatoi per manifestare il proprio disappunto riguardo all’espulsione”. L’inferiorità porta la reazione scomposta. L’Arbitro continua: “Poco dopo, alcuni giocatori del Castiglione, che non sono riuscito ad identificare, mi hanno spintonato alle spalle, facendomi cadere il cartellino rosso. Successivamente uno di loro ha sottratto il cartellino e lo ha portato negli spogliatoi”. A questo punto – è sempre l’Arbitro che racconta – intervenivano i dirigenti del Pertusio, accompagnando il Direttore di gara verso il centro campo, “a distanza dalla squadra del F.C. Castiglione”, ma un loro calciatore riusciva a rivolgergli minacce, ricevendo provvedimento di espulsione, ancorché senza esibizione del cartellino rosso.

Trascorsi 15 minuti dal fischio finale di primo tempo, il Direttore di gara, seguito fin sulla porta dalle minacce della squadra del Castiglione, riusciva a raggiungere il proprio spogliatoio, ove poco dopo convocava i due capitani, spiegando loro che, “in caso di ulteriori problemi, la gara sarebbe stata sospesa. Entrambi hanno espresso la volontà di proseguire con il secondo tempo”. Ma ciò non fu possibile per le ragioni più sopra espresse (cioè nuovo accerchiamento da parte del Castiglione, ingiurie e minacce da parte del loro capitano, espulso anch’egli senza cartellino rosso). L’Arbitro descrive una situazione di confusione che impediva l’ordine necessario per riprendere il gioco, ma soprattutto rende plausibile una percepita condizione di pericolo per la propria incolumità o comunque di mancanza di serenità.

L’arbitro, scortato dall’intera dirigenza del Pertusio, riuscirà a lasciare il centro sportivo locale, dopo 20 minuti di attesa nel proprio spogliatoio, davanti alla cui porta sostava ancora la squadra del Castiglione. La Presidente di quest’ultima Società ha proposto una lettura diversa dei fatti raccontati dal Direttore di gara, ma poco convince, sul piano logico e fattuale, mentre l’Ufficiale di gara descrive la concretezza dei fatti e dei comportamenti, che trovano giusta collocazione causale, nella vicenda complessiva, assai “tipica”. L’episodio del “povero e non più trovato” cartellino rosso (universale condiviso segno simbolico della disciplina calcistica) è emblematico di una vicenda sfuggita di mano ai protagonisti. La squadra F.C. Castiglione si è resa dunque responsabile di fatti e situazioni che hanno procurato la perdita di serenità necessaria al Direttore di gara, impedendo così la regolare effettuazione della gara col Pertusio».

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

Si commina l’ammenda alla società FC Castiglione di euro 200,00 per avere alcuni giocatori della squadra, non identificati, al termine del primo tempo, spintonato alle spalle il direttore di gara, facendogli cadere il cartellino rosso, raccolto e portato da uno di loro non identificato, nei propri spogliatoi, senza mai restituirlo. Comportamento questo, simbolicamente grave. Non risulta inoltre, da parte dei dirigenti della società, alcun tentativo di far cessare le intemperanze dei propri tesserati.

I giocatori espulsi dovranno scontare rispettivamente quattro, tre e due giornate di squalifica. Il Castiglione, ovviamente, potrà presentare ricorso.