Caorle, bestemmia scritta con la panna sulla pizza: dipendente sospeso

Il caso in un noto locale: la recensione con tanto di immagini e descrizione è finita su TripAdvisor. Il titolare: «Volevo licenziarlo ma poi ci ho ripensato»

Una pizza servita con tanto di bestemmia scritta con la panna. È quanto di bizzarro è accaduto qualche sera fa in un noto locale del centro di Caorle (Venezia) dove il pizzaiolo, senza un motivo, si è «divertito» a scrivere la frase blasfema con l’ingrediente bianco.

La recensione

A raccontare quanto avvenuto è stato proprio il cliente in una recensione pubblicata su TripAdvisor dove, per la verità, il locale con cinquant’anni di attività gode di ottime recensioni. La segnalazione della pizza con bestemmia inclusa – che per la cronaca è valsa una sola stella – non è passata inosservata, tra lo stupore dei tanti clienti che frequentano l’ambiente. Enrico, questo il nome del cliente, ha fotografato quel piatto e ha postato tutto online, spiegando di aver ordinato due pizze, una per lui e l’altra per la persona che lo accompagnava. Nella recensione sottolinea: «il pizzaiolo ha avuto la brillante idea di scrivere una bestemmia. Tutto il resto non lo descrivo, titolare compreso che ha messo in dubbio la mia parola. Fortunatamente avevo già fatto la foto». Il cliente poi ha aggiunto: «Ho anche pagato il conto perché sono un signore, mentre il titolare non si è degnato nemmeno di offrire un caffè». Altri clienti hanno sottolineato: «Si tratta di una delle migliori pizzerie di Caorle. Ogni sera c’è la fila di clienti in attesa di un posto e la titolare offre a tutti un bicchierino di prosecco mentre aspettano all’esterno. Qui siamo tutti increduli».

Fatto inspiegabile

Quanto accaduto è un fatto inspiegabile anche per il proprietario che in tanti anni di attività non si era mai trovato ad affrontare situazioni simili. «Il cliente può aver pensato a uno scherzo di cattivo gusto ma non è così – chiarisce, mortificato – il pizzaiolo, che lavora qui da più di vent’anni, ha una situazione familiare molto difficile e la scritta sulla pizza, che ritengo inammissibile e intollerabile, è stato un disperato grido di aiuto». Proprio considerando lo stato di difficoltà e prostrazione del suo dipendente, il gestore della pizzeria ha cambiato idea sui provvedimenti da prendere nei suoi confronti. «Sulle prime ero convinto di licenziarlo visto la bufera in cui ci ha catapultato, per quel suo gesto d’iniziativa da cui prendiamo le distanze – continua il titolare della società con venticinque dipendenti – Ora però sto cercando di fare in modo che rimanga a casa a risolvere i suoi problemi, continuando comunque a percepire lo stipendio. Così potremmo aiutarlo».

«Ho tentato di scusarmi»

Quanto al cliente, il gestore ha tentato di contattarlo, al momento senza esito. Ha subito risposto alla sua recensione su TripAdvisor e lo ha anche contattato in privato, sul suo profilo social, senza però avere finora risposte. «Sono il titolare e non so esprimere il mio più profondo rammarico dell’accaduto, sono rimasto così sconvolto e tutto è successo così in fretta che non sono riuscito a mettere a fuoco una situazione mai e ripeto mai successa in quasi cinquanta anni di attività, ponendo il cliente sempre al primo posto della nostra attenzione» il messaggio in Rete del proprietario del locale che parla di problemi di vita privata e comunque non «giustifica certi comportamenti che possono andare a influire sul nostro lavoro e sulla nostra professionalità e quella degli altri». Di qui le scuse e la richiesta, al cliente, a richiamare, «per aver modo di scusarmi in privato con lei e la sua signora. Vorrei avere la possibilità di rimediare e di poter chiarire di persona con lui e scusarmi».