«Il ‘binge drinking’, modalità di bere di origine nord-europea che implica il consumo di numerose unità alcoliche in breve tempo, si è ormai diffuso stabilmente in Italia, registrando un costante aumento in entrambe i sessi, soprattutto tra i giovani». Lo riferisce il Ministro della Salute Lorenzin.

Infatti, «il quadro epidemiologico conferma che il tradizionale modello di consumo alcolico, caratterizzato da consumi quotidiani moderati, è sempre meno diffuso nel nostro Paese, mentre tra i giovani e giovani adulti prevale il consumo occasionale e fuori pasto»

Secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2011 le persone che hanno consumato bevande alcoliche in modalità a rischio sono state oltre 8 milioni, di cui 6,2 milioni di maschi e 1,9 milioni di femmine. Nonostante ciò, osserva Lorenzin, «il nostro Paese occupa il posto più basso nella graduatoria europea relativa al consumo procapite di alcol.»

Una posizione che non dobbiamo assolutamente perdere, diremo noi, un fenomeno contro il quale combattere sempre più aspramente e con tutte le nostre forze, denunciando abusi, eccessi, episodi negativi e positivi.

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