L’Italia è sempre più simile all’Inghilterra e ai paesi nordici, almeno per quanto riguarda le abitudini connesse all’assunzione di bevande alcoliche. Il consumo di queste ultime aumenta drammaticamente tra i giovanissimi del nostro paese (anche tra i pre-adolescenti), senza distinzione di genere.

Il modello anglosassone del bere è sempre più popolare anche a latitudini mediterranee, l’assunzione di bevande alcoliche è sempre più ritualizzata (consumo nei weekend, fino all’ubriachezza), esasperata per quantità (rispetto al consumo qualitativo di un bicchiere di quello buono tipico della nostra cultura) e disgiunta dai pasti (il consumo di vino a pasto è, ma forse era, un’abitudine più squisitamente nostrana).

Dal rapporto internazionale emerge che il 47% dei ragazzi e il 30% delle ragazze italiani dichiara di consumare alcolici almeno una volta alla settimana.

Un dato che posiziona l’Italia al quinto posto in Europa, dietro soltanto a Malta, Ucraina, Inghilterra e Scozia, nazioni – Inghilterra a parte – molto meno popolose dell’Italia e la cui cultura sociale è storicamente più propensa al consumo di (super)alcolici.

E’ ora che tutti, istituzioni comprese si muovano unite verso una chiara direzione ed affrontino quello che sta diventando un problema serio, diffuso e devastante per la società e la nuova generazione italiana!