Gli spot ce li presentano sempre in una atmosfera rilassata, con uomini aitanti e donne bellissime, in situazioni che ammiccano un’intesa … intesa che poi viene sottolineata dall’assaggio della vodka, del whisky, del brandy. Gli alcolici e i superalcolici in televisione sono presentati in modo molto affascinante, tanto che conquistano gli adulti, figurarsi i minorenni! L’allarme viene lanciato da Bloomberg e dalla Boston University School of Public Health (USA): questo fascino è deleterio per i ragazzini.

Sappiamo già che i minorenni bevono, e bevono sempre più presto. Uno studio condotto dai ricercatori americani ha dimostrato che i più giovani e accaniti bevitori hanno cominciato per provare le splendide sensazioni suggerite dalla pubblicità. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Alcoholism: Clinical and Experimental Research” e spiegano un percorso iniziato con la verifica della esposizione a specifiche marche di alcolici tramite pubblicità; tale pubblicità veniva trasmessa su 20 programmi televisivi popolari tra i giovani. Si è dunque controllata la diffusione di quella particolare marca tra i minorenni.

Ed era tutto vero. La pubblicità spingeva a comprare proprio quel prodotto e i giovani coinvolti (età compresa tra 13 e 20 anni) mostravano il triplo di possibilità di consumare gli alcolici e diventare dipendenti da essi, rispetto ai ragazzi che bevevano spinti da un amico o per pura curiosità del momento. Questo è un indizio importante per i creativi che dovranno cambiare qualcosa negli spot per gli alcolici, magari rendendoli più asettici e meno “interessanti”. Oppure -dato che lo spot serve al prodotto- le TV dovranno spostare certe pubblicità in orari “da adulti” … magari a notte tarda o durante il brunch di pausa dall’ufficio!